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Alice diventa la prima doppiatrice con la sindrome di Down in Italia

Cultura - Giugno 5, 2024

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La ragazza studia anche grafica pubblicitaria ed è un ottimo esempio dell’inclusione perpetrata dal nuovo mondo del lavoro italiano.

Alice Gennaro è una giovane ventenne che vive una vita straordinaria e piena di sfide, dimostrando al mondo intero che la sindrome di Down non è mai un ostacolo per realizzare i propri sogni e raggiungere grandi obiettivi. Nata a Prato, ha frequentato con successo l’ultimo anno dell’Istituto Professionale Marconi, specializzandosi in grafica pubblicitaria. Ma la sua vita va ben oltre lo studio: è una fervente appassionata di danza contemporanea e di nuoto, attività che pratica con dedizione e passione. La sua giornata è piena di suoni e ritmi, tra le note della sua musica preferita e le trame appassionanti delle serie TV americane, che segue con entusiasmo sui social media, dove condivide selfie e momenti di vita quotidiana su piattaforme come Instagram e TikTok.

Tuttavia, c’è un aspetto della vita di Alice che la rende unica nel panorama italiano: è la prima doppiatrice con sindrome di Down del paese. La sua voce ha dato vita alla protagonista del film spagnolo “Valentina”, vincitore del prestigioso premio Goya per il miglior film d’animazione nel 2022. Il personaggio di Valentina, interpretato da una bambina con la sindrome di Down, ha trovato la sua voce autentica grazie ad Alice. Questa straordinaria opportunità è nata in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down, che si celebra il 21 marzo di ogni anno, quando il film è stato adattato al pubblico italiano grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Sindrome di Down, di cui Alice è membro attivo nella sede di Prato.

L’esperienza del doppiaggio è stata un’avventura emozionante e gratificante per Alice, anche se non priva di sfide. “È stato fantastico dare voce a Valentina perché Valentina è simpatica e gioiosa. A volte è stato difficile, ma ci sono riuscita”, dice Alice con orgoglio. Anche la madre, Simona Becheri, condivide l’entusiasmo della figlia e rivela i sacrifici che hanno accompagnato questa esperienza unica: “Per una settimana ha lavorato a Roma nella sala di doppiaggio: la mattina faceva turni di tre ore e il pomeriggio doveva rilassarsi perché lui aveva dato tanto. Ma ha letteralmente cacciato me e suo padre dalla stanza perché non ci voleva”. Il legame tra Alice e il personaggio di Valentina va oltre il semplice doppiaggio: entrambe sono donne che affrontano le sfide con coraggio e determinazione. Alice ha grandi sogni e ambizioni per il suo futuro. “Essere una star, una cantante o una fotomodella per marchi di lusso. Ora ho scoperto che mi piace anche fare il doppiatore”.

Il talento e la determinazione di Alice non sono passati inosservati: il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha elogiato Alice e tutti coloro che hanno contribuito al successo del film. Il riconoscimento dell’importanza del lavoro di Alice e della sua capacità di superare le sfide è un messaggio di inclusione e accettazione che risuona in tutta Italia. La presentazione del film “Valentina” alla Casa del Cinema di Roma è stato un momento emozionante per tutti coloro che hanno lavorato duramente per portare questa storia sul grande schermo.

Simona Becheri, madre di Alice, descrive la figlia come una persona piena di vita e desiderosa di entrare in contatto con i suoi coetanei. Nonostante la sua naturale inclinazione per l’abbigliamento alla moda e le icone pop, Alice è anche consapevole delle sfide che la sua sindrome di Down può presentare, soprattutto in termini di relazioni personali. Sogna di trovare l’amore e di diventare madre un giorno, avendo già in mente i nomi delle sue future figlie, Meg e Anna. Tuttavia, si scontra con la realtà di una società che non sempre comprende appieno le sue aspirazioni e i suoi desideri, anche se in evoluzione positiva rispetto ai decenni passati.

Nonostante le sfide e le incertezze, Alice affronta la vita con determinazione e fiducia nel futuro. La sua storia è una storia di coraggio, amore e speranza, che ispira non solo le persone con la sindrome di Down, ma anche chiunque si trovi ad affrontare degli ostacoli sul proprio cammino. Con il suo talento e la sua determinazione, Alice dimostra che non ci sono limiti alla realizzazione dei sogni e che ogni voce, indipendentemente dalle circostanze, merita di essere ascoltata e celebrata, in Italia, così come nel resto d’Europa e del mondo.

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