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Il manifesto del partito ECR: Un futuro europeo e conservatore per l’Europa

Conferenza ECR Party Europa Viva - Maggio 24, 2024

Durante l’evento di ECR e VOX (Spagna) “Europa VIVA 24” tenutosi a Madrid lo scorso fine settimana, il partito ha presentato ai partecipanti un manifesto contenente una serie di impegni per la nuova legislatura, con un chiaro invito a preservare le “identità nazionali”.

Secondo il testo, “Il Partito ECR rifiuta l’inutile centralizzazione del potere a Bruxelles, proponendo che le decisioni vengano prese il più vicino possibile ai cittadini.”

Il primo e fondamentale punto del Manifesto “Un futuro europeo e conservatore per l’Europa” si concentra sull’autonomia e la sovranità delle nazioni europee.

Il consigliere di Jarosław Kaczyński, Radosław Fogiel, ha spiegato nel dettaglio questa promessa fondamentale che l’ECR fa a poche settimane dalle prossime elezioni europee del 9 giugno.

Fogiel ha sottolineato che gli europei devono preservare le loro identità nazionali e salvaguardare la sovranità degli Stati membri dell’UE.

“Senza lo Stato-nazione non potremo avere un’organizzazione come l’Unione Europea”, ha detto Fogiel al Palazzo Vistalegre di Madrid.

La sovranità dei paesi europei è stato uno dei temi principali dell’evento di tre giorni, che ha visto tra i relatori Marine Le Pen, presidente del gruppo National Rally all’Assemblea Nazionale della Repubblica Francese, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il presidente dell’Argentina Javier Milei.

Fogiel ha messo in guardia il pubblico dalle minacce emergenti alla sovranità degli Stati membri. Secondo il deputato polacco, alcuni politici e burocrati vorrebbero “cambiare i trattati e creare un unico stato europeo” che trasferirebbe la maggior parte del processo decisionale dalle capitali europee a Bruxelles.

“Non c’è nessuna
demo
“, ha aggiunto.

Il Manifesto espone anche la sua dottrina per l’immigrazione, uno dei temi principali della Convenzione e una delle questioni più spinose per i paesi ospitanti. Come l’isola italiana di Lampedusa, anche le isole Canarie spagnole nell’Atlantico sono uno dei punti caldi della crisi, con migliaia di persone senza documenti che si riversano ogni mese.

Il Manifesto delinea una strategia chiara per il pattugliamento delle frontiere, concentrandosi sulla costruzione e sul miglioramento delle infrastrutture per combattere gli ingressi illegali nel territorio europeo.

“L’Europa non può voltare le spalle” alla crisi dell’immigrazione che colpisce i cittadini europei, ha dichiarato Carlos Fidanza, membro dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo.

Fidanza ha spiegato che, in futuro, l’Europa deve guidare il mondo nell’elaborazione di una strategia contro i cartelli che favoriscono l’immigrazione clandestina e concentrarsi sul Mediterraneo, uno dei punti caldi della crisi migratoria.

Secondo Fidanza, l’Europa deve anche sviluppare una politica di investimenti non predatoria per i paesi africani che garantisca sicurezza e sviluppo.

Per quanto riguarda la sicurezza, l’ECR vede la Federazione Russa come una grande minaccia per gli interessi europei e chiede grandi investimenti da parte del settore pubblico e privato nella difesa.

Il Manifesto auspica l’innovazione delle tecnologie militari e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri. Tuttavia, rifiuta la creazione di un’Unione della difesa a livello europeo.

Il vicepresidente del PE, il lettone Roberts Zile, ha spiegato che l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) è una garanzia fondamentale per la sicurezza dell’Europa e ha affermato che “dobbiamo lottare contro la frammentazione delle forze armate”. In effetti, il Manifesto chiede una maggiore cooperazione UE-NATO.

Il Manifesto chiede anche una posizione politica più dura nei confronti di paesi revisionisti come la Repubblica Popolare Cinese e l’Iran e un’ampia strategia per proteggere la libertà religiosa.

Per quanto riguarda l’agricoltura e il cambiamento climatico, il Manifesto chiede una riforma della Politica Agricola Comune e una strategia climatica “equilibrata” che “riveda” gli obiettivi del Green Deal europeo.

L’energia nucleare e geotermica sono incluse nel Manifesto come mezzi per garantire la sicurezza energetica europea. A questo proposito, il Manifesto promuove anche “un ambiente normativo favorevole agli investimenti in tecnologie avanzate”, che dovrebbe essere una delle pietre miliari di una politica industriale rivitalizzata.