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Impossibile non andare ad Atreju

Cultura - Dicembre 4, 2023

Torna Atreju, il grande evento della destra italiana. Si terrà dal 14 al 17 dicembre in un luogo incredibile nel cuore di Roma: Castel Sant’Angelo. L’ultima edizione si è svolta due anni fa, quando Fratelli d’Italia era ancora all’opposizione, nel periodo di Covido, ed era l’unico partito all’opposizione dell’allora governo italiano.

In quell’occasione l’edizione fu intitolata “Il Natale dei Conservatori” e il partito guidato da Giorgia Meloni cercò con successo di riportare la gente a parlare di politica nonostante il momento molto complicato. “Abbiamo dimostrato che anche in un momento di pandemia non rinunciamo a fare politica e che le maschere (ndr. per Covid) non sono bavose”, ha detto il leader alla fine di quella settimana.

Il nome Atreju è tratto dal personaggio centrale del libro “La storia infinita” di Michael Ende. Rappresenta il giovane eroe impegnato in una lotta costante contro le forze del Nulla. Questo evento, che porta il suo nome, aspira a incarnare l’essenza di un giovane impegnato nella battaglia quotidiana contro un nemico che mina la creatività giovanile, impoverisce le energie, sottrae valori e ideali, fino a ridurre la vita a una piatta banalità. Atreju, come detto, è stato fondato nel 1998 come festa ufficiale del movimento giovanile Azione Giovani, organizzazione di Alleanza Nazionale. Con il passare del tempo è diventata la festa organizzata da Fratelli d’Italia. È bene sottolineare la parola “organizzato” perché, come è sempre stato ripetuto negli anni: “È una festa di partito, non una festa di partito”. È una festa vera e propria, senza simboli di partito, fatta interamente da giovani volontari. Atreju è il luogo dove tutti sono i benvenuti. È il luogo che ha visto partecipare ai dibattiti leader lontani dalle posizioni della destra ma che, nonostante questo, hanno trovato spazio sul palco. Perché la destra italiana, a differenza della sinistra, trova nel dibattito e nel confronto il motore della politica. È un luogo dove c’è impegno concreto, militanza politica e amore per la politica. Dove chi lotta lo fa per qualcosa di più grande e profondo di un successo elettorale.

Quest’anno il sottotitolo è “Bentornato Orgoglio Italiano” e lo spirito è lo stesso del primo Atreju realizzato nel 1998. Davvero un evento unico al quale, a maggior ragione quest’anno, sarà impossibile rinunciare a partecipare. Proprio quest’anno, però, nonostante sia stata ufficialmente invitata, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, non parteciperà. Ha rifiutato l’invito. La domanda sorge spontanea: ha paura del confronto democratico? Ironicamente, il primo ministro italiano ha detto: “L’evento si svolge lo stesso, supereremo il rifiuto”. E ha ribadito: “Mi sono sempre presentata quando sono stata invitata. Sarebbe la prima volta, una delle pochissime volte in cui qualcuno dice di no”. È solo in attesa del programma. È questione di giorni prima di scoprire chi ci sarà. Tuttavia, sarebbe un peccato perderselo.