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Il cambiamento climatico danneggia 200 miliardi di dollari all’anno

Ambiente - Marzo 9, 2024

 

Filippine e Stati Uniti sono i paesi più a rischio, mentre l’Italia è la più colpita nell’UE

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più urgenti e gravi che l’umanità deve affrontare nel XXI secolo. Le sue conseguenze sono sempre più evidenti e i costi associati crescono in modo esponenziale. Secondo un rapporto del riassicuratore Swiss Re, i danni legati agli eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico ammontano a ben 200 miliardi di dollari all’anno. Questo numero spaventoso è destinato ad aumentare nel corso degli anni, mettendo a rischio sempre più persone e nazioni.

Tra i Paesi più colpiti da questi eventi catastrofici ci sono le Filippine e gli Stati Uniti. Le Filippine, con il 3% del PIL annuale eroso da inondazioni, cicloni tropicali e altri disastri, sono in cima alla lista delle nazioni più vulnerabili. Gli Stati Uniti, pur perdendo ogni anno solo lo 0,4% del PIL, subiscono danni assoluti enormi, che raggiungono i 97 miliardi di dollari all’anno. Questi numeri non solo evidenziano la portata devastante del cambiamento climatico su scala globale, ma rivelano anche le disuguaglianze nella capacità di affrontare e mitigare gli impatti tra le nazioni più sviluppate e quelle in via di sviluppo.

L’Italia, nel contesto europeo, emerge come uno dei Paesi più colpiti dai cambiamenti climatici, con danni pari a 37 miliardi di dollari tra il 2013 e il 2022. Sorprendentemente, solo una piccola parte di questi danni (5 miliardi di dollari) sembra essere stata assicurata, evidenziando un enorme “gap” nella protezione finanziaria contro i rischi climatici, pari all’87%. Ciò significa che la maggior parte delle perdite causate dai disastri climatici ricade direttamente sulle spalle dei cittadini e delle istituzioni italiane, senza un’adeguata rete di sicurezza per mitigare gli impatti economici.

Nel 2023, l’Italia ha sperimentato una serie di eventi meteorologici estremi, tra cui temporali e tempeste, che hanno causato danni senza precedenti, come inondazioni in Emilia-Romagna e grandinate nel Nord Italia. Le perdite assicurate da questi eventi hanno superato i 3 miliardi di dollari, segnalando un’emergenza climatica che richiede un’azione decisa e immediata. Il rapporto del riassicuratore svizzero avverte che il rischio di alluvioni è destinato a crescere su scala globale. Mentre negli Stati Uniti e nell’Asia orientale e sudorientale i cicloni tropicali rappresentano l’evento meteorologico con il maggiore impatto economico. Queste previsioni indicano che il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una realtà con cui dobbiamo confrontarci ora.

I Paesi con gravi lacune nella protezione assicurativa e ritardi nell’adozione di misure di mitigazione e adattamento sono quelli più esposti ai rischi finanziari derivanti dall’intensificarsi dei disastri climatici. È indispensabile che le nazioni agiscano rapidamente per attuare politiche e investimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra, proteggere le comunità vulnerabili e promuovere la resilienza climatica. L’Italia, insieme ad altri Paesi europei e internazionali, deve assumere un ruolo di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici. Ciò significa adottare politiche più ambiziose per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, investire in infrastrutture resistenti al clima e garantire una maggiore copertura assicurativa contro i rischi climatici. Inoltre, è essenziale promuovere la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica per sviluppare soluzioni creative e sostenibili per affrontare il cambiamento climatico.

Il costo dei danni causati dal cambiamento climatico non è solo finanziario, ma anche sociale, ambientale e umano. Le comunità più vulnerabili sono spesso le più colpite, con conseguenze devastanti per la sicurezza alimentare, la salute pubblica e la stabilità economica. Affrontare questa crisi richiede un impegno globale e coordinato da parte di governi, imprese, organizzazioni non governative e cittadini di tutto il mondo. Il momento di agire è adesso. Ignorare i segnali del cambiamento climatico o procrastinare l’adozione di misure efficaci avrà conseguenze catastrofiche per le generazioni future. Dobbiamo agire con urgenza e determinazione per proteggere il nostro pianeta e costruire un futuro sostenibile per le prossime generazioni.