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Coalizione Europea contro le Droghe: un nuovo paradigma nella lotta al narcotraffico

Salute - Ottobre 14, 2025

L’emergere della Coalizione Europea contro le Droghe segna un momento importante nella definizione di un approccio unitario alla lotta contro il narcotraffico e le dipendenze. L’iniziativa, promossa dal Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, è stata presentata a Copenaghen durante il vertice della Comunità Politica Europea (CPE). L’obiettivo della Coalizione è duplice: da un lato, rafforzare la cooperazione internazionale nel contrasto al traffico di stupefacenti, incluse le droghe sintetiche di nuova generazione; dall’altro, promuovere politiche di prevenzione, trattamento e recupero per le persone colpite dalle dipendenze. L’iniziativa mira a coniugare sicurezza e salute pubblica, riconoscendo il narcotraffico come una minaccia sistemica non solo alla sicurezza degli Stati membri, ma anche alla coesione sociale e alla stabilità economica.

LA GENESI DELL’INIZIATIVA ITALO-FRANCESE

L’Italia e la Francia condividono da anni una stretta collaborazione bilaterale in materia di sicurezza, intelligence e contrasto alla criminalità organizzata transnazionale. Tale cooperazione, già consolidata nel campo del terrorismo e del traffico di esseri umani, ha trovato nel tema del narcotraffico un terreno di convergenza strategica, favorito anche dalla crescente ibridazione delle reti criminali che utilizzano modalità operative, rotte e tecnologie sempre più sofisticate. L’iniziativa, dunque, non rappresenta soltanto una risposta a un’urgenza, ma anche la formalizzazione politica di un percorso di integrazione operativa tra i due Paesi, ora esteso al quadro europeo per orientare le politiche comunitarie e stimolare un’azione comune nel campo del contrasto alle droghe.

L’ADESIONE EUROPEA

Alla Coalizione hanno aderito oltre trenta leader europei in rappresentanza di Stati membri dell’Unione e di Paesi associati alla Comunità Politica Europea. Tale livello di adesione testimonia la trasversalità del problema e la consapevolezza che nessuno Stato può fronteggiare autonomamente un fenomeno che supera le frontiere nazionali. Il documento sottoscritto dai partecipanti è stato, inoltre, ratificato dalla Commissione Europea e dal Consiglio d’Europa, a conferma della natura istituzionale dell’iniziativa e della sua integrazione nel quadro giuridico dell’Unione. Il testo individua una serie di assi strategici, tra cui la cooperazione giudiziaria e di polizia, il rafforzamento del controllo delle rotte marittime e portuali, la prevenzione sanitaria e, soprattutto, la piena applicazione del principio “follow the money”.

IL NARCOTRAFFICO COME MINACCIA SISTEMICA

Il documento fondativo della Coalizione qualifica il traffico di droga come una delle principali minacce sistemiche alla sicurezza, alla salute pubblica e alla tutela dei cittadini europei. Il narcotraffico non è più considerato soltanto un problema criminale o di ordine pubblico, ma un fenomeno strutturale che incide sull’integrità delle istituzioni, sull’economia legale e sui diritti fondamentali. In questa prospettiva, la Coalizione adotta una visione che integra la dimensione repressiva con quella preventiva e sociale. Da un lato, si riconosce la necessità di strategie difensive e offensive contro le reti di traffico attraverso la cooperazione investigativa e la condivisione di dati operativi; dall’altro, si sottolinea l’urgenza di politiche sanitarie mirate per ridurre la domanda e favorire percorsi di reinserimento.

“FOLLOW THE MONEY”

Il fulcro teorico e operativo dell’intera Coalizione è rappresentato dal principio di “follow the money”, letteralmente “segui il denaro”. Tale approccio, sviluppato originariamente in ambito antimafia e antiriciclaggio, si fonda sull’idea che il modo più efficace per disarticolare le organizzazioni criminali non sia colpire soltanto i singoli reati, ma tracciare, sequestrare e confiscare i flussi finanziari. Il documento operativo della Coalizione prevede che tale principio diventi asse centrale della cooperazione giudiziaria e investigativa. L’obiettivo è creare una rete europea di intelligence finanziaria, capace di monitorare i movimenti sospetti, bloccare le transazioni illecite e accelerare le procedure di confisca dei beni. L’approccio “follow the money” comporta, inoltre, un cambio di paradigma epistemologico: la lotta alla droga non è più basata esclusivamente sulla repressione penale dei comportamenti individuali, ma su un’analisi sistemica dei meccanismi economici e finanziari che sostengono il mercato illegale.

LA DIMENSIONE OPERATIVA

Oltre al contrasto finanziario, la Coalizione individua nella sorveglianza dei porti e delle rotte marittime un altro pilastro strategico. Il traffico di droga, specialmente quello legato alla cocaina e alle droghe sintetiche, sfrutta da anni i grandi hub portuali europei come Rotterdam, Anversa, Marsiglia e Gioia Tauro, punti di ingresso privilegiati per i carichi provenienti dall’America Latina, dall’Africa occidentale e dal Medio Oriente. La strategia comune prevede un’azione coordinata di intelligence e controllo doganale, basata sulla condivisione di informazioni operative e sull’utilizzo della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT). Quest’ultima rappresenta il principale strumento di cooperazione di Europol e consente l’interconnessione tra forze di polizia, autorità giudiziarie e agenzie finanziarie dei vari Stati membri.

LE COMPONENTI SANITARIE E SOCIALI

Accanto alle misure di contrasto, la Coalizione riconosce la centralità della dimensione sanitaria. I promotori sottolineano che le politiche sulle droghe possono produrre risultati duraturi solo se accompagnate da azioni di prevenzione, trattamento e riduzione del danno. L’iniziativa prevede la promozione di progetti europei di recupero e reinserimento, in collaborazione con le istituzioni comunitarie e le organizzazioni internazionali competenti. Tale prospettiva multidisciplinare mira a ridurre la domanda di sostanze e a favorire la costruzione di percorsi di inclusione sociale, ponendo la salute pubblica al centro delle politiche antidroga. La dimensione sanitaria assume così una funzione di prevenzione strutturale: non solo si agisce sul consumo, ma si mira a interrompere il circolo vizioso tra marginalità, dipendenza e criminalità. Questo approccio, coerente con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’ONU, conferisce alla Coalizione un profilo integrato che supera la tradizionale dicotomia tra repressione e cura.

LA COSTRUZIONE DI UN MODELLO EUROPEO

La Coalizione Europea contro le Droghe si propone come laboratorio politico e istituzionale per la costruzione di un modello europeo di governance del fenomeno. L’adesione simultanea di Stati membri e istituzioni sovranazionali indica la volontà di superare la frammentazione normativa e operativa che per anni ha caratterizzato le politiche sulle droghe. Attraverso il coordinamento della CPE, si punta alla definizione di standard comuni di intervento, di procedure condivise di intelligence e di meccanismi uniformi di sequestro e confisca dei beni. Ogni Stato mantiene la propria sovranità operativa, ma all’interno di un quadro di cooperazione vincolante e trasparente.

IMPLICAZIONI ECONOMICHE E GEOPOLITICHE

L’Europa rappresenta uno dei mercati di consumo più redditizi al mondo, e i proventi del traffico di droga alimentano circuiti di riciclaggio che si intrecciano con settori legali come l’edilizia, la logistica e la finanza offshore. La scelta di colpire i flussi economici rappresenta il voler intervenire sulla sostenibilità finanziaria delle reti criminali e, indirettamente, sui sistemi di corruzione e infiltrazione che minacciano la trasparenza economica e istituzionale. In termini geopolitici, la Coalizione rafforza il ruolo dell’Europa come attore globale nel contrasto alle economie illegali, ponendosi in dialogo con le principali organizzazioni internazionali e con le regioni produttrici di stupefacenti.

VERSO UNA NUOVA CULTURA EUROPEA DELLA LEGALITÀ

La nascita della Coalizione Europea contro le Droghe rappresenta un passaggio storico nella costruzione di una politica comune di contrasto alle economie criminali e di tutela della salute pubblica. L’iniziativa italo-francese, poi ampliata a scala continentale, esprime una nuova cultura della cooperazione fondata sull’integrazione tra sicurezza, giustizia e sanità. Il principio di “follow the money” emerge come asse operativo dell’intero progetto: esso consente di trasformare la lotta alla droga in una strategia proattiva, capace di disarticolare le reti criminali attraverso la sottrazione delle loro risorse economiche. In questa prospettiva, la Coalizione non è solo un’iniziativa politica, ma un nuovo paradigma di governance europea che pone la trasparenza finanziaria e la responsabilità sociale al centro della sicurezza collettiva. L’iniziativa lanciata da Meloni e Macron a Copenaghen segna l’avvio di una fase evolutiva della politica antidroga europea, fondata sull’interconnessione tra repressione, prevenzione e giustizia economica.