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Le priorità dell’agricoltura e della pesca durante la presidenza spagnola del Consiglio dell’UE

Ambiente - Agosto 23, 2023

Il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione della Spagna, Luis Planas, ha presieduto il primo Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea sotto la Presidenza spagnola del Consiglio dell’UE.

Planas ha presentato il suo programma di lavoro e le priorità della Presidenza spagnola nel settore dell’agricoltura e della pesca. A questo proposito, il ministro spagnolo ha stabilito che il tema di fondo che caratterizzerà l’agenda della presidenza spagnola è l’avanzamento della sostenibilità in tutte le attività agricole e di pesca europee e nei sistemi alimentari. La Spagna sta dedicando grande attenzione alle questioni legate al cambiamento climatico e al suo impatto sul settore.

Nel settore dell’agricoltura, la presidenza spagnola si è impegnata a dare priorità a diversi atti legislativi fino alla fine del suo mandato a dicembre. In particolare, il ministro ha sottolineato che si concentreranno, da un lato, sul potenziamento e sulla promozione di nuove tecnologie nel settore agroalimentare, come le tecniche genomiche nella produzione vegetale. Questo tema sarà affrontato nel corso del Consiglio informale che si terrà a settembre nella città meridionale spagnola di Córdoba.

Durante la sua presidenza, la Spagna intende inoltre portare avanti gli sforzi per garantire la sicurezza alimentare e la protezione della salute e dell’ambiente. Le politiche proposte comprendono la regolamentazione delle informazioni alimentari al consumatore (etichettatura nutrizionale frontale).

Inoltre, verrà monitorata l’attuazione dei piani strategici degli Stati membri. Per questo, Planas ha spiegato che, durante il semestre, la Spagna si impegnerà a sottolineare l’importanza della Politica agricola comune (PAC) chiedendo alla Commissione europea di fare il punto sull’attuazione dei piani strategici nazionali della nuova PAC dopo il suo primo anno di validità.

Per quanto riguarda la pesca, il ministro ha sottolineato il dibattito sulla decarbonizzazione dell’attività e la necessità di introdurre un cambiamento nell’orientamento dei finanziamenti alla flotta peschereccia per promuovere un reale rinnovamento e modernizzazione. Questo tema è stato affrontato durante un altro incontro informale nella città spagnola di Vigo, nel nord-est del Paese.

La presidenza spagnola si concentrerà anche sul rafforzamento del ruolo della Politica Comune della Pesca (PCP) e sul riconoscimento del ruolo strategico della pesca e dell’acquacoltura nella sicurezza alimentare. Allo stesso modo, nel corso del semestre, la presidenza lavorerà per migliorare la procedura decisionale sui totali ammissibili di cattura (TAC) e sulle quote di pesca. Il loro obiettivo è garantire che la distribuzione dei totali ammissibili di cattura (TAC) e delle quote non avvenga annualmente, come avviene attualmente, ma piuttosto con un orizzonte temporale più lungo per favorire la pianificazione delle imprese di pesca.

A questo proposito, Luis Planas ha sottolineato che la presidenza spagnola ritiene fondamentale che l’Unione Europea rinnovi gli accordi di pesca che stanno per scadere con Paesi terzi come Marocco, Capo Verde, Guinea Bissau e Costa d’Avorio. L’obiettivo è evitare l’interruzione dell’attività.

Questo incontro è stato uno dei sette Consigli dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca che si sono tenuti da luglio e che proseguiranno fino a dicembre. Va notato che questo mese si è tenuto anche uno dei Consigli informali nella città spagnola di Vigo, che riguardava le questioni relative alla pesca.

Con il prossimo Consiglio di Córdoba, i ministri approfondiranno altri temi (correlati) che riguardano l’uso di nuove tecnologie per migliorare la resilienza delle pratiche agricole europee nel contesto del cambiamento climatico.

Secondo la Presidenza spagnola, i cambiamenti del clima globale rappresentano una questione di fondamentale importanza per il settore agricolo spagnolo ed europeo. I ministri discuteranno le politiche per aumentare la competitività dell’Unione europea nel settore, come mezzo per mantenere una posizione di autorità all’interno della più ampia comunità internazionale.