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Aumenta il cyberbullismo in Europa

Cultura - Novembre 26, 2023

Il cyberbullismo è un problema sempre più diffuso in tutto il mondo, con un impatto significativo sulla vita di molti giovani e adolescenti.

In Europa e, soprattutto, in Italia, questo fenomeno ha attirato l’attenzione di autorità, educatori e genitori, in quanto ha conseguenze gravi e a lungo termine sulla salute mentale e sul benessere dei giovani. Il bullismo “virtuale” è un problema che non conosce confini geografici e in Europa, come nel resto del mondo, i giovani sono esposti a vari tipi di cyberbullismo, tra cui il trolling online, l’esposizione a contenuti offensivi o dannosi e il furto dell’identità digitale. Secondo una ricerca condotta da EU Kids Online nel 2019, circa il 26% dei giovani europei di età compresa tra i 9 e i 16 anni ha dichiarato di aver subito cyberbullismo almeno una volta nella vita. Questi dati evidenziano l’ampia portata del problema in Europa. Tuttavia, va notato che il cyberbullismo può manifestarsi in modi diversi da Paese a Paese, a causa delle differenze culturali, sociali ed economiche e, in alcuni Paesi europei, ad esempio, il bullismo online può essere più diffuso sui social media, mentre in altri può manifestarsi principalmente attraverso messaggi di testo o e-mail. Queste differenze richiedono un approccio adattabile e personalizzato per prevenire e combattere il cyberbullismo in Europa.

In Italia, il cyberbullismo è un problema crescente tra i giovani. Secondo uno studio condotto dall’Associazione Telefono Azzurro nel 2020, il 23% dei bambini e dei ragazzi italiani ha subito cyberbullismo, mentre il 36% ha riferito di aver assistito a casi di cyberbullismo nei confronti di altri. Questi dati dimostrano che il fenomeno è diffuso e ha un impatto significativo sui giovani italiani. Il cyberbullismo in Italia può manifestarsi attraverso l’invio di messaggi offensivi o minacce, la diffusione di immagini o video imbarazzanti o diffamatori e l’uso di nomi utente o account falsi per danneggiare la reputazione di qualcuno. Queste azioni possono avere gravi conseguenze sulla salute mentale e sul benessere dei giovani, portando a problemi come ansia, depressione e bassa autostima.

Il cyberbullismo è alimentato da diversi fattori, tra cui l’anonimato online, la facilità di diffusione di contenuti dannosi e la mancanza di normative adeguate sui social media e sulle piattaforme online. L’anonimato online permette alle persone di nascondere la propria identità durante il bullismo, rendendo difficile per le vittime identificare gli aggressori. La rapida diffusione dei contenuti online consente ai messaggi offensivi o dannosi di raggiungere rapidamente un vasto pubblico, amplificando il danno causato. Inoltre, la mancanza di regole chiare e di una supervisione efficace sulle piattaforme online rende più difficile prevenire e combattere il cyberbullismo. Le autorità europee e italiane hanno adottato misure consapevoli per affrontare il problema del cyberbullismo. In Europa, la Commissione europea ha sviluppato il programma “Better Internet for Kids” per promuovere un uso sicuro e responsabile di Internet tra i giovani. Questo programma offre risorse educative e promuove la collaborazione tra governi, industria e organizzazioni non governative per affrontare il cyberbullismo.

In Italia, il governo ha adottato misure legislative per combattere il cyberbullismo, come la legge “No Hate Speech Movement”, approvata nel 2017, che punisce con sanzioni penali i discorsi d’odio online e il cyberbullismo. Inoltre, sono state promosse iniziative educative nelle scuole per sensibilizzare i giovani sul tema del cyberbullismo e insegnare loro come prevenirlo. La velocità con cui i contenuti online si diffondono e l’anonimato dei bulli online rendono difficile identificare e punire gli aggressori e sarà fondamentale risolvere la questione il prima possibile. Inoltre, le leggi e le politiche devono essere costantemente aggiornate per adattarsi alla rapida evoluzione della tecnologia e dei modi di comunicare online.

Il cyberbullismo è un problema serio e diffuso in tutta Europa, ma in particolare in Italia, con gravi conseguenze sulla salute mentale e sul benessere dei giovani. Pertanto, è essenziale che le autorità, gli educatori, i genitori e le piattaforme online lavorino insieme per prevenire e combattere il fenomeno, soprattutto attraverso l’educazione, la sensibilizzazione, la promozione di un comportamento online responsabile e l’adozione di leggi e politiche efficaci. Solo attraverso uno sforzo collettivo possiamo proteggere i giovani dal cyberbullismo e creare un ambiente online sicuro per tutti.