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I benefici delle virtù romane

Cultura - Dicembre 11, 2025

Un’idea di base per i conservatori è che ciò che è stato si ripeterà. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole, come dice il libro dell’Ecclesiaste dell’Antico Testamento, e queste righe sono state scritte probabilmente già nel IV o III secolo a.C..

E ciò che ritorna è, tra le altre cose, la risposta dell’uomo alle sfide dell’esistenza umana. Si dice che l’Homo Sapiens esista come specie da almeno 200.000 anni. Per tutto questo tempo, l’uomo è stato in possesso più o meno delle stesse capacità mentali e cognitive. Per tutto questo tempo, gli individui saggi sono stati in grado di capire come affrontare al meglio le avversità, le delusioni, la violenza e le perdite. Hanno anche cercato di capire come noi esseri umani dovremmo vivere e pensare per mantenere una società comune.

Pertanto, non è straordinario che la saggezza che ha caratterizzato una cultura di successo come quella romano-latina possa essere vissuta come rilevante anche dai posteri.

Qualche tempo fa, su TikTok è diventata virale una clip in cui si discuteva di quanto spesso gli uomini pensino all’Impero Romano. La risposta alla domanda è stata spesso “ogni giorno”. L’Impero Romano e i Romani esercitano una forte attrazione sugli uomini moderni che spesso vivono una vita molto più domestica e sedentaria di quella degli uomini romani.

Ma probabilmente non sono solo le conquiste romane o gli edifici romani a dover suscitare la nostra ammirazione, bensì anche le virtù romane.

Non che si debba pensare che tutti i Romani siano sempre stati così virtuosi. “O tempora! O mores!” esclamava Cicerone in Senato quando lamentava il declino dei costumi (e delle virtù). Ma almeno c’erano cose che le persone potevano scegliere di incorporare nella loro vita, se lo desideravano.

Le virtù romane sono solitamente riassunte sotto il concetto di “mos maiorum”: i costumi degli anziani o dei padri. Più precisamente, un romano rispettava la “fides”, la fede, la fiducia, la credibilità, ma anche la fedeltà alla famiglia e alla società. La “Pietas” era un altro concetto importante. La pietà riguarda il rispetto e la riverenza per gli dei, la patria, i genitori e la famiglia. “Religio” è la stessa parola della nostra “religione”. E naturalmente riguardava il rapporto con gli dei molto potenti. Si trattava di mostrare loro riverenza, di fare sacrifici in loro onore e, più in generale, di mantenerli benevoli.

Anche la “disciplina” era una virtù importante, soprattutto nell’importantissima vita militare. Un uomo romano doveva esercitare l’autocontrollo; non doveva lasciarsi sopraffare e indebolire dal desiderio o dalla rabbia. Inoltre, soprattutto, gli uomini potevano coltivare la loro “gravitas”, cioè la dignità che appartiene a un uomo che si comporta in modo controllato e secondo le virtù e i costumi.

Anche la “Costanza” era un concetto importante. Si trattava di perseveranza, fermezza, pazienza e forza mentale, sia nelle relazioni che nel lavoro e nella vita militare. Inoltre, gli uomini potevano godere dell’importante qualità “virtus”, che ci ha dato la parola virtù, ma che per i Romani significava più forza maschile ma anche saggezza e discernimento.

Perché è importante ricordare agli occidentali moderni, e forse soprattutto agli uomini occidentali contemporanei, questi ideali di virtù? Forse perché molti sembrano essere alla ricerca proprio di questo tipo di linee guida nella vita. È difficile non pensare al lavoro di Jordan Peterson.

Jordan Peterson è forse più di ogni altra cosa un moderno moralista. Esorta le persone a essere più forti, a provare, a non cedere agli impulsi e ai semplici piaceri.

Il suo messaggio è piuttosto cupo. La vita è un inferno. Caos, dolori e disgrazie ci attendono dietro ogni angolo. E allora dobbiamo essere pronti ad affrontarli. E lo facciamo, tra le altre cose, con il tipo di virtù che i Romani celebravano.

Peterson è piuttosto concentrato sull’individuo. I Romani pensavano anche al comune. La religione e la riverenza tengono unite le persone nelle comunità e tra le generazioni.

Forse a molti di noi farebbe bene una combinazione. La forza e l’integrità personale sono necessarie in un’epoca in cui i semplici piaceri sono a portata di click sul cellulare. Ma nell’epoca individualista in cui viviamo, potremmo anche fare bene a coltivare l’appartenenza alla nostra famiglia, al nostro paese e alla nostra fede tradizionale.